Nel più discusso dei Campionati Italiani giovanili della storia d’Italia arriva il terzo scudetto nel cammino di Veturia, il piemontese Riccardo Costalonga è infatti Campione d’Italia nella fascia under 8! E’ stato un successo eccezionale per il campioncino della S.S. Torinese ed ex Cuneese dovuto soprattutto ad una brillante capacità tattica, e ad una maturità davvero sorprendente in relazione all’età. Riccardo aveva già ottenuto ottimi risultati nel 2019 e prima ancora del successo al provinciale e al regionale giovanile mi piace ricordare il suo esordio e la prima grande vittoria di categoria nel celebre Crespi di Milano. Nella preparazione che ho realizzato con lui per questi nazionali nonché nei tornei di allenamento con Veturia ho potuto notare una preparazione teorica davvero accurata di Riccardo e dirimpetto il mio plauso va naturalmente agli insegnanti del prestigioso circolo di Torino.
Per partecipare ai Nazionali i ragazzi lombardi dovevano avere l’elo più alto della loro regione, traguardo non da poco dal momento che la Lombardia è sistematicamente la numero uno d’Italia in termini di qualità e numero. Nondimeno ben tre veturiani sono riusciti ad eccellere nella loro categoria. La brianzola Dalila Asia Aceti (Categoria U8F), il milanese Ettore Polidoro (Categoria U10) entrambi del Castelletto e naturalmente la campionessa in carica Elisa Cassi nella categoria U16F che difendeva i colori dell’Excelsior Bergamo.
In conclusione, davvero un poker d’assi su cui si poteva fare affidamento. Riccardo ha dimostrato alla grande le sue qualità e su di lui c’è da aggiungere ben poco. Sarà interessante vederlo all’opera in banchi di prova ancora più ostici. Dalila dopo un avvio incerto è stata molto brava a reagire con grinta e determinazione migliorando peraltro gradualmente la fase di attenzione e controllo. Un eccellente sesto posto assoluto per lei alla prima esperienza, una bambina che già dimostra un carattere disciplinato e volenteroso. Passare da lei ad Ettore è come volare dal Sahara al Polo Sud, il giovane milanese infatti è, per usare una simpatica metafora, un vero e proprio gangster che gli scacchi hanno sottratto alla malavita, se avrete modo di notare lo sciagurato inizio del torneo potrete capire cosa intendo, dall’irrazionalità più assoluta nella prima partita ad un irriverente matto con quattro torri che non poteva non richiamare le ire funeste del suo insegnante. Poi la mattina del giorno dopo ecco due piccoli capolavori degni del suo genio in stato di sobrietà. La conclusione tra alti e bassi lo porta comunque ad un dignitoso settimo posto, tutt’altro che negativo visto che aveva l’handicap di un anno rispetto agli avversari. Infine Elisa la cui prova ha ricalcato in lungo e in largo l’andamento delle sue ultime prestazioni, con un’eccellente comprensione della posizione e la conquista pressoché regolare di vantaggi più o meno decisivi poi però… altrettanto sistematicamente dilapidati. La concretizzazione sarà certamente il nostro prossimo passo. Comunque nonostante tutto anche lei riesce ad entrare nei primi dieci con un discreto nono posto assoluto e complessivamente Veturia fa 198 punti risultando virtualmente il quarto circolo più forte d’Italia. Una costanza e un premio soprattutto in termini di onestà che in assenza di alcun tipo di controllo tecnologico e arbitrale si è vista spesso mancare in questi due giorni di agonismo e follia.