Salsomaggiore 2021

Gabriel ed Elisa si laureano Campioni d’Italia 2021

Incredibile trionfo Veturia ai Nazionali 2021, due scudetti e quattro medaglie per la nostra piccola truppa che sola ha portato quasi un quarto dei punti alla Lombardia, vincitrice incontrastata della classifica regioni. I nostri di punti sono addirittura 72 un record per la nostra scuola, quasi certamente una delle più promettente su scala nazionale.
Elisa Cassi è campionessa per la terza volta, ma rispetto alle altre due vittorie questa ha un sapore particolare perché a dispetto di alcune formidabili avversarie è avvenuta in maniera molto più serena dimostrando sistematicamente una superiorità piuttosto netta soprattutto in finale. 8.5 su 9 per lei e un dominio incontrastato dalla prima all’ultima partita con una tecnica da fare invida ai GM nei due finali collezionati con le dirette antagoniste, Silvia Bordin e Kamilla Rubinstein. Su questo, posso dirlo senza false modestie ha pesato moltissimo il lavoro fatto direttamente con me. Mentre in apertura è stato determinante la cura meticolosa del GM Oskar Wieczorek, nella tattica gli allenamenti con la scuola russa di Sergey Dolmatov ed Igor Glek. Complessivamente ritengo che Elisa sia il fiore all’occhiello della scuola Veturia nel suo insieme e un fenomenale punto di riferimento per le nuove giovanissime promesse, pronte ad attingere parti del suo carattere e mi riferisco ovviamente a tanta determinazione e dedizione.
Gabriel Urbani ha una storia più articolata. La sua grande vittoria è la realizzazione di un sogno inseguito fin da piccolo che vale la pena raccontare. Entra nella scuola Veturia relativamente tardi secondo le nostre nuove aspettative, era il 2017 e il ragazzo aveva 9 anni. Sapeva poco più che muovere i pezzi. Ma la sua mente era estremamente ricettiva e le sue doti soprattutto tattiche potevano facilmente essere articolate verso orizzonti più complessi. Un talento straordinario insomma ma come spesso accade non privo di barriere, e nel suo caso l’ostacolo principale aveva un nome ben preciso: la paura. Le severe e rigide regole della scuola Veturia che hanno lo scopo proprio di abbattere questo nemico rappresentano ad un certo punto un muro troppo alto da superare per il ragazzo e dopo due anni e mezzo di lezioni private, training intensivi e stage è il momento dell’abbandono, subito dopo i nazionali sempre a Salsomaggiore di due anni fa. La mamma mi spiega il problema e io manifesto tutta la mia solidarietà e forse anche la mia scarsa pazienza. Non è tanto l’impossibilità di proporre patta come in effetti pensavo il problema, la mamma mi rivela che è in realtà la facoltà di ampliare il repertorio a turbarlo (rispettivamente regole nr2 e 3 della nostra scuola), attaccato com’è alle sue aperture come la coperta di Linus. Non è la fine per il ragazzo comunque ma solo il passaggio di un testimone in una staffetta. La Compagnia della Torre propone per lui il proprio insegnante di punta il Candidato Maestro, Devis Bosio e nei successivi due anni Gabriel pur continuando a seguire i training intensivi della nostra scuola al Dazze di Marcheno, inizia a prendere lezioni da lui. L’insegnamento è più permissivo e ciò favorisce la serenità del ragazzo nonché il raggiungimento di traguardi importanti come la prima nazionale. Pochi mesi fa Gabriel torna da me e mi dice: “Sai Ludwig sono cambiato, ora sento il bisogno di ampliare le mie conoscenze ed il mio repertorio!” Una dimostrazione di maturità che mi ha lasciato sbigottito, in particolar modo la grande premessa per l’abbattimento del nemico per eccellenza negli scacchi, le ansie di prestazione che cementano il miglioramento. Abbiamo collezionato un training intensivo di vari giorni al Dazze e poi ripreso con il percorso veturiano. Nei miei giorni di preparazione e analisi ai Nazionali ricordo in particolar modo il giorno della sfida con Liloni e i timori prima del giorno decisivo contro il Candidato Maestro Candian così abbattuti dalla sua nuova arma segreta, la presa di coscienza della sua forza e la volontà di abbattere uno ad uno gli ostacoli che l’avevano fin lì trattenuto. 7.5 / 9 per lui e il titolo di Campione d’Italia U14! Davvero tanti protagonisti in questa favola, tra lui, i genitori, il circolo e se si tratta di mettermi in fondo alla lista non ho davvero problemi. Il mio sguardo è proiettato al futuro!
Ieva Borroi è la più piccola delle mie allieve. Nonostante i suoi 7 anni ha già la maturità e la determinazione di una vera veterana! Uno ad uno ha abbattuto tutti gli ostacoli più accessibili fermandosi solo di fronte a quelli più imponenti tra cui la vincitrice siciliana di questo U8F Alessi Clio e la sua amica rivale di Accademia Arun Ria campionessa lombarda. Ad un turno dalla fine Ieva è terza e vince la sua partita decisiva, ma per una triste alchimia di eventi finisce quarta per lo spareggio tecnico. Ieva purtroppo è nata a dicembre e ha detto di lei il suo insegnante scolastico Paolo Bonomi: “Se solo nasceva un paio di settimane dopo, l’anno prossimo avrebbe vinto a mani basse!” una piccola fatale sventura che acquisisce sempre più importanza nel regolamento dei CIG. Comunque 6/9 per lei alla prima esperienza ed una grande consapevolezza delle proprie possibilità.
Dalila Asia Aceti gareggiava nell’U10F ma nell’anno sbagliato. Eppure il percorso è stato straordinario arrivando a giocarsi davvero molto in prima scacchiera nell’ultimo turno proprio con la campionessa italiana in carica Cara Romeo Lavinia. E’ stato un momento estremamente emozionante, alla fine ripreso persino dalle tv regionali e nazionali. La sconfitta finale l’ha relegata al settimo posto assoluto ma ciò non toglie nulla ad un torneo sorprendente dove ha dimostrato grande attenzione e caparbietà nella lotta. Certamente frutto di una positiva emulazione da parte sua della nostra campionessa Elisa e dell’approccio sempre costruttivo delle nostre lezioni. 5/9 per lei alla fine e una medaglia di notevole spessore.
Angela Sirignano era la mia più grande speranza quest’anno. Abbiamo fatto un lavoro intensissimo per migliorare la tecnica e rendere una bambina estremamente creativa anche un asso nelle posizioni più sterili e nei finali più complessi e livellati. Il torneo inizia ottimamente per lei però purtroppo la fiamma si spegne nel famigerato doppio turno dove emerge il suo limite più grande quello della costanza e della concentrazione. Due sconfitte rappresentano tantissimo in relazione alle nostre aspirazioni e anche tornare in carreggiata non è semplice. Ma proprio a quel punto c’è un cambiamento sorprendente nella ragazza che si trasforma letteralmente in una tigre, lo sguardo diventa felino e le mani si forniscono di artigli. Vince quattro partite consecutive e porta a casa due finali lunghi e profondi contro le più dirette antagoniste. All’ultimo turno è seconda assoluta e solo una sconfitta può toglierle quell’importante primato. La battaglia è combattuta e non le mancano delle chance ma a prevalere alla fine è la preparazione dell’avversaria davvero notevole. 6/9 per lei e sesto posto alla fine con una medaglia dai sapori contrastanti. Per quanto mi riguarda sono molto felice della sua crescita avvenuta proprio nel mezzo del torneo. Buone prospettive per l’anno prossimo a condizione, naturalmente, che conservi codeste fauci e artigli.
Nicolò Toscano è l’unico rimasto fuori dai primi dieci e quindi dal giro medaglie, tuttavia era nella fascia forse più complessa di tutti i nazionali (U10) e per di più nell’anno sbagliato. Il suo rendimento è stato comunque da me molto apprezzato perché ha saputo valorizzare la caparbietà con cui portare avanti le idee strategiche a seconda delle strutture che ivi si formavano. Peccato per un paio di partite letteralmente regalate, come quella con il nr 1 del torneo Pin Orlando, test a mio giudizio importante per prendere le misure in prospettiva. Ottima prestazione comunque con un più che onorevole 4.5/9 che lascia ben sperare per l’anno prossimo.
Chiudo la lunga panoramica con tre ragazzi parzialmente fuori dal nostro gruppo, Pari Meharunkar troppo coinvolta dall’impegnativa scuola James Henderson e che ormai si dedica solo alla pratica negli scacchi. Con lei ho appena l’opportunità di analizzare le sue partite e pure sporadicamente nei vari tornei. Ai Nazionali ha ottenuto un risultato eccezionale grazie anche al supporto in loco del suo circolo Accademia Scacchi Milano e di conseguenza delle analisi d’elite con il MI Mario Lanzani. Alla fine risultato comunque prestigioso 5/9 e una preziosa medaglia grazie al suo sesto posto assoluto. Lorenzo Toscano il maggiore di Nicolò, ha dovuto accettare alla fine la sua incompatibilità caratteriale con il fratello nelle lezioni, il salto di qualità è stato passare dai ripetuti (e ricambiati) calci sotto la sedia ad un percorso proposto dallo stesso Max all’interno del Castelletto separato da Veturia benché alla fine il ragazzo sia pure presente ai vari stage e training intensivi della nostra scuola. Notevole la sua grande passione e dedizione al gioco, in quel caso sì un buono stimolo per il fratellino. Infine Ettore Polidoro ormai da diversi mesi stabilmente nelle mani del MI Fabrizio Bellia, la cui splendida giovialità non gli ha però impedito di affacciarsi alle nostre analisi post partita, dimostrando con ciò una mai doma socialità all’interno del nostro gruppo.

Complessivamente è stata una bellissima esperienza con grandi risultati e tanti magici momenti che sarà meraviglioso ripetere. Un sincero plauso a ragazzi e genitori per tutto l’impegno e la disponibilità!


Medagliate: Dalila, Ieva e Angela
Campioni d’Italia: Elisa e Gabriel
La truppa al completo!
Si festeggia!
Quando una vera campionessa da il buon esempio alle future campionesse!
Brindisi finale!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *